mercoledì 2 dicembre 2009

Like a Rolling Stone - La canzone del Secolo



“Like a Rolling Stone è più di una canzone. E’ qualcosa che oppone resistenza a chiunque cerchi di suonarla, è come se avesse un corpo e un’anima, tante erano le cose che Dylan cercava di dire, e tale la passione che lo animava”

Lo scopo di questo blog è rendere omaggio alla CANZONE che ha cambiato la vita di tutti i giovani occidentali appassionati di cultura rock: senza Like A Rolling Stone non ci sarebbero stati i Beatles lisergici e gli Stones agguerriti di Let It Bleed e Sticky Fingers, ma soprattutto non ci sarebbero stati artisti come Springsteen, Mellencamp, Petty, e tutta la wave del mainstream anni settanta.

Partendo dalla rivista Rolling Stone, che l’ha incoronata come la canzone del secolo e da Greil Marcus che le ha dedicato un volume. Sei minuti e undici secondi per iscrivere un brano e il suo compositore nella storia del rock e del pop.

Dylan lancia un guanto di sfida alla musica pop e al mondo e lo fa con una inusuale consapevolezza, se si considera la sua giovane età: aveva soltanto ventiquattro anni durante la registrazione del brano.

Rivisitata da Jimi Hendrix, David Bowie, Rolling Stones, Bruce Springsteen, Patty Smith, John Mellencamp e Green Day

“Suonava come se qualcuno ti avesse aperto a calci la porta della mente” disse Bruce Springsteen. Anche Hendrix era un grande estimatore di Dylan e specialmente di Highway 61 Revisited, tanto da riproporre il brano in una rigorosa veste bluesy.

Martin Scorsese, che nel 2005 realizzerà lo splendido documentario No direction Home, sul Dylan 62-66, si sofferma molto sull’importanza del brano e sulla sue esecuzione durante l’estenuante tour 65-66, ricordando che Dylan troverà il tempo per incidere un lp come Blonde On Blonde.

Era il 15 giugno del 1965, Dylan cominciava la sua sessione di registrazione negli studi della Columbia di New York. I Beatles avevano cambiato il mondo in cui lui e la sua generazione vivevano, e Dylan li percepiva come una sfida, uno stimolo. È bastato un giorno e la prima versione di "Like a Rolling Stone" è stata quella che il mondo ha conosciuto e che da allora molti musicisti hanno provato a ri arrangiare. Ricordiamo anche la breve versione valzer contenuta in Bootleg Series I-III del 1991

Degna di nota sono anche la versione contenuta nel live del ’74 eseguita da Dylan and The Band in Before The Flood e la storica versione di Manchester ’66 erroneamente conosciuta per trent’anni come la Royal Albert Hall version

Punti di forza del brano sono il sound innovativo dell’organo suonato da Al Kooper, con uno stile fin qui inedito, la chitarra di Mike Bloomfield aggiunge toni grotteschi e fraseggi lancinanti, l’uso della sezione ritmica appare differente. Si parla di tecniche armoniche e melodiche ispirate al barocco e ai canti madrigali per quanto riguarda il suono del basso, mentre la parte di batteria è qualcosa di inedito come dice il musicologo Franco Fabbri.

Provocatorio e innovativo, dissacrante e concettuale

Piccola nota tirrenica

Anche i nostri Negrita hanno eseguito una pimpante versione di Like a rolling stone, accompagnati da Carmen Consoli durante il concerto del Primo Maggio ‘97 davanti ad un pubblico di 400.000 persone.